LIFTING CERVICO FACCIALE - MINILIFTING

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FOTOGALLERY LIFTING CERVICO FACCIALE E MINILIFTING

Definizione
Il termine lifting facciale indica l'innalzamento chirurgico dei tessuti rilassati del volto allo scopo di produrre un notevole effetto di ringiovanimento; si parla invece di minilifting quando le zone interessate sono per esempio solo la fronte, solo le guance o solo il collo. La comparsa dei segni di invecchiamento e' graduale: le rughe del viso, le borse sotto gli occhi e il rilassamento dei tessuti sono considerati inestetici e di conseguenza non vengono accettati da tutti: di qui l'aspirazione a ripristinare, attraverso il lifting, l'aspetto antecedente la comparsa di tali segni d'invecchiamento. Dal punto di vista chirurgico ora e' chiaro che il ringiovanimento del viso, richiede una azione diretta non solo sulla pelle, ma anche sui muscoli del volto. Il lifting moderno e' pertanto un intervento complesso che agisce su diverse strutture anatomiche e cura particolarmente la naturalezza del risultato finale.

L’intervento e l’anestesia
L’intervento viene eseguito in anestesia generale, ha una durata di circa 3 ore e richiede un giorno di degenza. Spesso per ottenere il miglior risultato possibile si associa una blefaroplastica superiore ed inferiore. Il minilifting e' effettuato invece in regime di day-hospital e l’anestesia può anche essere locale con sedazione anestesiologica. Le incisioni, e quindi le cicatrici, vengono nascoste tra i capelli sulle tempie, scendono sul bordo anteriore dell'orecchio, risalgono al di dietro di esso e raggiungono di nuovo la nuca in mezzo ai capelli; nel minilifting delle guance e del collo le cicatrici sono le medesime ad esclusione della regione temporale. Si isola quindi la cute dalle fasce muscolari della guancia e del collo, si mettono in tensione i muscoli mimici e si elimina la pelle eccedente. L'intervento termina poi con una sutura molto accurata di tutte le incisioni. Due piccoli drenaggi che escono dietro l’orecchio in mezzo ai capelli vengono posizionati alla fine dell’intervento.

Il postoperatorio
Dopo l’intervento e' presente una fasciatura a forma di turbante che va mantenuta 4 giorni. I drenaggi vengono tolti il giorno successivo mentre i punti di sutura non devono essere rimossi in quanto tutti riassorbibili. Sul viso, gonfiore ed ecchimosi sono presenti in misura variabile a seconda dei soggetti. L’aspetto si normalizza nell'arco di due settimane e pertanto occorre prevedere un periodo altrettanto lungo di assenza dal lavoro e dalle attivita' sociali; nel minilifting i tempi di recupero si riducono della meta'. I capelli possono comunque essere lavati gia' pochi giorni dopo l'intervento mentre l'esposizione solare va rimandata di due mesi. Nei pazienti fumatori, in cui e' presente una ridotta vascolarizzazione della cute, si possono verificare, seppur raramente, ritardi di cicatrizzazione e per questo motivo si consiglia l’astensione del fumo almeno un mese prima dell’intervento.

I risultati
Appena il gonfiore si riduce il viso appare gia' piu' fresco e notevolmente ringiovanito. Le rughe appaiono distese ed il collo e l'ovale del viso ritornano ad essere ben disegnati. I pazienti sono in genere molto soddisfatti: si sentono piu' a loro agio e pronti ad affrontare le difficolta' della vita quotidiana; da un punto di vista psicologico e' dimostrato che il ringiovanimento dell'aspetto fisico produce aumento dell’autostima, della sicurezza, e della fiducia in sé stessi.

BLEFAROPLASTICA

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Definizione
Spesso le palpebre sono le prime ad essere colpite quando il viso inizia ad invecchiare e cio' conferisce prematuramente un’aria stanca e segnata. Ai lati degli occhi, a causa della naturale aderenza tra muscolo e pelle, si formano numerose rughe chiamate “a zampa di gallina”; si tratta di tipiche rughe di espressione che inizialmente accompagnano il sorriso, ma che, in seguito, diventano permanenti e segnano gli anni. Diversa origine hanno invece le sottilissime rughette che si trovano sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore e che sono legate perlopiu' a una scarsa idratazione della pelle. Le borse sotto gli occhi si formano invece per ragioni costituzionali o ereditarie e sono dovute all’erniazione del grasso retrorbitario che scivola in avanti.
La blefaroplastica "modella” le palpebre eliminando in pratica gli inestetismi piu' frequenti: la cute palpebrale superiore in eccesso, le borse sotto gli occhi e le rughe a “zampa di gallina”. L’intervento quindi ringiovanisce il viso piu' di ogni altro intervento di chirurgia estetica e per il fatto che lascia cicatrici praticamente invisibili offre risultati davvero sorprendenti, di grande soddisfazione sia per il chirurgo che per la paziente.
Inestetismo diverso sono le occhiaie o cerchi intorno agli occhi, che consistono in una colorazione piu' scura della cute palpebrale e per le quali non e' vi e' soluzione chirurgica.

L’intervento e l’anestesia
La blefaroplastica puo' essere eseguita solo sulle palpebre superiori o su quelle inferiori oppure su entrambe. Si esegue nella maggior parte dei casi in ambulatorio chirurgico in anestesia locale con una lieve sedazione anestesiologica; se il paziente non e' collaborante e tranquillo si preferisce l’anestesia generale in regime di day-hospital. La durata della blefaroplastica e' di 1 ora e mezza circa per tutte e quattro le palpebre.
Le incisioni e quindi le cicatrici finali sono localizzate superiormente nella piega cutanea orbitarla, mentre inferiormente proprio al di sotto delle ciglia. Entrambe le incisioni si prolungano leggermente lateralmente all’interno delle rughe dette “a zampa di gallina”. Al termine dell’intervento si applicano alcuni punti di sutura ed una medicazione che mantiene l’occhio scoperto.

Il postoperatorio
L’intervento non e' mai doloroso e, di solito, nel postoperatorio non si avverte alcun fastidio se non un leggero bruciore controllabile con qualche antidolorifico. La rimozione dei fili di sutura avviene in quarta giornata e non e' dolorosa. Durata di gonfiore ed ecchimosi variano molto da persona a persona. Le palpebre infatti si gonfiano e si sgonfiano rapidamente per cui e' possibile che dopo quattro giorni gonfiore ed ecchimosi siano spariti o che per ancora sette giorni persistano delle tracce. Per ridurre i tempi di ripresa e' consigliato mantenere del ghiaccio sopra gli occhi per il primo giorno postoperatorio, dormire con qualche cuscino in piu' e posizionare correttamente colliri e pomate oftalmiche per qualche giorno. Talvolta vi e' una lacrimazione eccessiva per 2 o 3 giorni che puo' rendere difficoltosa la lettura. La ripresa delle attivita' quotidiane puo' avvenire gia' il secondo giorno, quelle professionali dopo 5-7 giorni. Dopo l’intervento non e' consigliabile esporsi al sole per circa due mesi, se non con creme a protezione totale o con occhiali da sole.

I risultati
Il risultato definitivo appare gia' dopo 7-10 giorni; le cicatrici schiariscono definitivamente solo dopo circa 1 mese, nel frattempo, gia' dopo 8 giorni, possono comunque essere camuffate da un’adatta cosmesi.
I risultati sono duraturi per parecchi anni, tant’e' che e' raro che la blefaroplastica debba essere ripetuta sullo stesso paziente. L’effetto di ringiovanimento e' dunque notevole e lo sguardo acquista piu' freschezza e luminosita' e di conseguenza l’occhio risulta piu' gradevole ed interessante.

OTOPLASTICA

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FOTOGALLERY OTOPLASTICA

Definizione
L'inestetismo piu' frequente che interessa le orecchie e' quello delle "orecchie a ventola", cosiddetto per la caratteristica forma che, sin dalla nascita, esse assumono staccate dalla testa. L’intervento di otoplastica viene richiesto sia dai fanciulli che comprensibilmente a causa del difetto si sentono spesso a disagio, sia dagli adulti che desiderano eliminare finalmente un difetto estetico mai accettato.
L'eta' ideale per sottoporsi all’intervento sarebbe prima della scuola dell’obbligo, cioe' verso i 6 anni, con l’intento di ridurre drasticamente le possibilita' che si instaurino sensi di imbarazzo e carenza di autostima; a questa eta' poi non vi e' alcun pericolo di interferire con lo sviluppo delle orecchie, poiché piu' dell’80della cartilagine auricolare si e' gia' formata. Per contro a 6 anni e' difficile avere la completa collaborazione del paziente e l’intervento dovrebbe essere praticato in anestesia generale. L’adolescenza pertanto – dai 12 ai 15 anni – sembra essere il compromesso piu' logico per sostenere il peso dell’intervento e non sviluppare problemi psicologici legati al difetto.

La tecnica operatoria e l’anestesia
L’intervento viene eseguito in anestesia locale in regime ambulatoriale ed ha una durata di circa 1 ora. La tecnica chirurgica agisce essenzialmente sulla cartilagine del padiglione auricolare che viene modellato e riavvicinato alla testa ricreando la piega dell’antelice che normalmente e' assente; per ottenere questo risultato vengono posizionati alcuni punti di sutura non riassorbibili che rimarranno per sempre al di sotto della cute dell’orecchio. In casi particolari e' presente anche un eccesso di sviluppo della conca auricolare che viene pertanto ridotta. E’ inoltre importante conservare il naturale solco dietro l’orecchio, in modo da ottenere delle orecchie avvicinate alla testa ma non completamente attaccate.
La cicatrice chirurgica finale rimane posizionata al di dietro dell’orecchio nel solco che si forma creando la piega dell’antelice e quindi sara' del tutto nascosta e invisibile anche con capelli molto corti.

Il postoperatorio
Subito dopo l’intervento un indolenzimento passeggero, peraltro risolvibile con un antidolorifico, e' abituale.
Dopo l’intervento viene applicata una medicazione lievemente compressiva da tenere per 1 settimana circa; per le 2 settimane successive il paziente deve indossare, solo la notte, una fascia ferma-capelli o una fascia chirurgica appositamente studiata. Inizialmente le orecchie sono piuttosto gonfie e poco sensibili; poi il gonfiore si riduce gradualmente in una decina di giorni e la sensibilita' rientra nella norma. In generale la convalescenza e' breve: il giorno dopo l’intervento possono essere riprese le attivita' abituali; il fanciullo ritornera' a scuola dopo una settimana; l’adulto riprendera' l’attivita' lavorativa dopo 3-4 giorni, se a contatto con il pubblico dopo 7-10 giorni. Le suture dietro l’orecchio vengono rimosse dopo 12 giorni e durante questo periodo e' possibile lavarsi i capelli con il proprio shampoo abituale.
Nel primo mese dopo l’intervento si consiglia di non esporsi al sole, di non eseguire lampade a raggi ultra violetti perché ogni forma di calore allunghera' i tempi di guarigione definitiva.

Risultati
I risultati gia' visibili appena terminato l’intervento diventano definitivi dopo 3 o 4 settimane, quando il gonfiore scompare del tutto. E’ molto raro che l’orecchio riprenda l’originaria forma “a ventola”. Nel complesso l’otoplastica e' un intervento relativamente semplice che comporta una convalescenza breve e porta rapidamente ad un risultato visibile, duraturo, di grande risultato estetico e di grande soddisfazione per il paziente. Da un punto di vista psicologico e' dimostrato che l’intervento produce aumento dell’autostima, della sicurezza, e della fiducia in sé stessi.

RINOPLASTICA

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FOTOGALLERY RINOPLASTICA

Definizione
Consiste nella correzione chirurgica della morfologia del naso e/o della funzione respiratoria qualora sia presente un setto nasale deviato. Oggi lo stato dell’arte della rinoplastica, si basa anzitutto sul rispetto dell’integrità funzionale dell’organo (ottimizzazione della respirazione nasale) contestualmente al miglioramento estetico, con l’obiettivo di raggiungere un risultato più naturale possibile in accordo con le richieste del paziente. Uno studio radiologico e delle fotografie preoperatorie del profilo e dell’intero viso sono di grande utilità per pianificare al meglio l’intervento.
Diverse sono le motivazioni di chi richiede una rinoplastica: desiderio di eliminare finalmente un difetto estetico mai accettato, oppure correggere un difetto nasale che altera la funzione respiratoria e cogliere questa occasione per migliorarne anche l’aspetto estetico.

Tecnica operatoria e anestesia
L’intervento si esegue in regime di day-hospital in anestesia generale e dura circa 1 ora. Attraverso incisioni eseguite all’interno delle narici si opera su due zone: la punta dove le cartilagini vengono modellate e/o accorciate a seconda del difetto ed il dorso dove si abbassa la gobba. Se necessario, si raddrizza anche l’asse del naso correggendo il setto nasale. La pelle del naso, che viene completamente “staccata”, si adatterà in seguito in funzione della sua elasticità alla nuova struttura nasale. Si può intervenire anche sulla forma delle narici a livello della radice del naso. Al termine dell’intervento all’interno delle narici vengono posizionati alcuni punti di sutura di tipo riassorbibile e due piccoli tamponcini che vengono rimossi il giorno dopo (solo nel caso di correzione della deviazione del setto i tamponi vengono rimossi 4 giorni dopo). Sul dorso del naso si applica invece una mascherina in gesso o in materiale plastico che evita il gonfiore, protegge e modella la parte operata.

Dopo l’intervento
Non si avverte alcun dolore dopo l’intervento. Il paziente ha solo il fastidio di una respirazione nasale limitata (a causa della presenza dei tamponi nasali), che dura qualche giorno, a cui però si abitua facilmente. Alle volte gonfiore ed ecchimosi sono localizzati alle palpebre e scompaiono in una settimana. La rimozione della mascherina in gesso avviene dopo 10 giorni e successivamente essa andrà posizionata solo di notte per altri 10 giorni; la ripresa delle attività quotidiane dopo 2 o 3 giorni, mentre quelle professionali dopo 10 giorni. Il sole va evitato almeno per il primo mese. Per le immersioni subacquee conviene aspettare 1 mese e mezzo e così anche per lo sport.

Risultati
Appena si rimuove la mascherina il risultato è già visibile ed il miglioramento estetico del naso, benché gonfio, è evidente. Dopo 1 mese circa il naso inizia a riprendere sensibilità ed elasticità, ma per raggiungere completamente una stabilità bisogna aspettare i 6 mesi - 1 anno. Sul piano psicologico, il paziente ritrova fin da subito un nuovo equilibrio ed una maggiore fiducia in sé stesso.

MENTOPLASTICA E MALAROPLASTICA

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FOTOGALLERY MENTOPLASTICA MALAROPLASTICA

Definizione
La mentoplastica e la malaroplastica, note anche come chirurgia di rimodellamento del mento e degli zigomi, sono interventi sempre più richiesti in chirurgia estetica. La mentoplastica consente di modificare la forma e le dimensioni del mento migliorando l'armonia del viso e del proprio aspetto. Un mento sfuggente può essere corretto mediante l’impianto di protesi di silicone solido, di Goretex o di Medpor. La chirurgia degli zigomi consente invece di aumentarne il volume e modificarne la forma mediante l'utilizzo dello stesso tipo di protesi, l'iniezione di fillers riassorbibili o con il lipofilling.
Non esistono limiti di età per sottoporsi ad un intervento di mentoplastica o di malaroplastica, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo delle strutture ossee che avviene generalmente intorno ai 15-16 anni. La mentoplastica e la malaroplastica possono essere eseguite da sole o, come avviene molto spesso, in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la blefaroplastica, il lifting facciale, la rinoplastica, la settorinoplastica o altri interventi di chirurgia estetica.

Tecnica operatoria e anestesia
La mentoplastica e la malaroplastica, con protesi o lipofilling, vengono generalmente eseguite in anestesia locale con sedazione anestesiologica ed in regime di day-hospital. La durata dell’intervento è di circa 1 ora. Gli interventi sono relativamente semplici: quando si utilizzano le protesi esse vengono inserite per via intraorale e posizionate al di sotto del piano muscolare; le cicatrici pertanto saranno completamente nascoste all’interno della bocca; quando invece si utilizza il lipofilling il grasso prelevato dall’addome o cosce del paziente, una volta purificato, viene reiniettato con cannule di piccole dimensioni (1mm) che vengono inserite attraverso microinsioni cutanee; le cicatrici sono quindi estremamente piccole e nascoste. In tutti i casi al termine dell’intervento si posiziona una piccola medicazione con garze e cerotti. Le iniezioni di fillers riassorbibili vengono invece effettuate in anestesia locale ed il trattamento dura alcuni minuti senza bisogno di alcuna medicazione.

Dopo l’intervento
Nelle prime 12 ore si consiglia l'applicazione di ghiaccio sulla zona trattata ed il dolore postoperatorio sarà facilmente trattabile con blandi antidolorifici. Per le 49 ore successive all'intervento si richiede riposo con la testa sollevata. Dopo cinque giorni dall'intervento si rimuove la medicazione ed un certo gonfiore presente intorno alla zona trattata tenderà a ridursi con il passare dei giorni. A partire dal terzo giorno si può riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, bagni turchi e l'esposizione al sole; dopo 7-10 giorni si potrà tornare al lavoro e dopo 3 settimane è consentita l’attività sportiva.

Risultati
Il risultato con le tecniche chirurgiche, apprezzabile già dopo l’intervento, sarà definitivo dopo circa sei mesi.
Nel trattamento con i fillers il risultato sarà immediato ed edema e qualche piccola ecchimosi potranno persistere per i primi 3-4 giorni. Naturalmente i risultati saranno temporalei (8mesi cicra) con i fillers mentre con le protesi o il lipofilling definitivi. Nel caso di questa ultima tecnica un certo grado di riassorbimento del grasso (variabile a seconda dei pazienti) potrà indurre a ripetere la procedura.
Sul piano psicologico, il paziente, se l’intervento ha soddisfatto appieno i suoi desideri, ritrova subito un nuovo equilibrio ed una maggiore fiducia in sé stesso.

AUMENTO CHIRURGICO DELLE LABBRA

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FOTOGALLERY AUMENTO CHIRURGICO DELLE LABBRA

Definizione
L’aumento volumetrico delle labbra può essere ottenuto in molti modi. I fillers temporanei (ac.jaluronico e collagene) permettono una distribuzione molto precisa dell'impianto per soddisfare al massimo i desideri della paziente, ma sono temporanei e devono essere ripetuti ogni 4-6 mesi, i fillers permanenti in commercio (poliacrilammide, metacrilato) attualmente, benché definitivi, possono provocare di frequente effetti indesiderati permanenti (cisti, indurimenti delle labbra, dolore) e difficilmente possono essere rimossi; questi motivi ne sconsigliano l’uso.
Gli innesti di fascia (struttura rigida e sottile presente al di sopra dei muscoli), e gli innesti di derma (parte profonda della cute) sono materiali naturali prelevati dalla stessa paziente che, posizionati all’interno delle labbra, danno risultati permanenti, ma allo stesso tempo non consentono un modellamento preciso come i filler e possono lasciare le labbra indurite per lo sviluppo di una fibrosi eccessiva.

Tecnica operatoria e anestesia
L’impianto viene eseguito in anestesia locale in ambulatorio.
Attualmente per ottenere un risultato definitivo, naturale e privo di rischi a lungo termine, si preferisce effettuare il cosiddetto Lipofilling; con questa tecnica le labbra vengono riempite con grasso centrifugato e concentrato prelevato (dalla paziente stessa) mediante una miniliposuzione eseguita con piccole cannule.
L’intervento di lipofilling viene effettuato in ambulatorio in anestesia locale e consiste nel prelievo di tessuto adiposo dalla regione addominale o da altra sede in modo atraumatico con piccole cannule collegate a siringhe; il grasso così prelevato viene purificato e successivamente impiantato nelle labbra con microcannule di 1 mm di diametro attraverso due piccole incisioni a livello delle commessure labiali.
E' necessaria un'antibioticoterapia, mentre il dolore è controllato da analgesici per via orale. E' generalmente presente un certo edema delle labbra ed alle volte qualche ecchimosi per alcuni giorni.
E' bene evitare l'esposizione al sole per circa un mese ed attendere il parere del chirurgo prima di farlo.
Trattandosi di materiale autologo non genera né allergie né rigetti ed è permanente.
Il lipofilling tradizionale comportava importanti riassorbimenti con risultati insoddisfacenti anche nei casi più favorevoli; sulla base di importanti esperienze di chirurghi americani sono state apportate significative modifiche sia nella purificazione del grasso prelevato sia nella modalità di iniezione dello stesso con risultati molto più interessanti.

Risultati
Se ben eseguito l'effetto è molto naturale e di grande soddisfazione.

LIPOASPIRAZIONE DOPPIO MENTO

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FOTOGALLERY LIPOASPIRAZIONE DOPPIO MENTO

Definizione
Il doppiomento non é solo una caratteristica tipica delle persone anziane o in sovrappeso. L’accumulo di grasso che dà al mento un aspetto “sdoppiato” può essere presente anche in soggetti giovani, a seguito di una particolare conformazione anatomica che fa concentrare in questa determinata zona gli accumuli di grasso in eccesso. Il mento perde così i suoi naturali contorni appesantendosi e risultando inestetico. Requisito essenziale per la migliore riuscita dell’intervento è che la cute abbia una buona elasticità (necessaria per potersi adeguare ai nuovi volumi); nei casi infatti in cui oltre all’eccesso adiposo sia presente una cute rilassata l’effetto finale della sola lipoaspirazione sarà quello di peggiorare il difetto; in questi casi pertanto all’intervento di lipoaspirazione viene consigliato il lifting del collo che stira la pelle rilassata.

Tecnica operatoria e anestesia
La liposuzione del doppio mento viene eseguita in anestesia locale con sedazione, dura circa 30 minuti e non necessita di ricovero. Vengono utilizzate cannule molto sottili che si inseriscono attraverso una piccola incisione sottomentale. Dopo aver eseguito la lipoaspirazione si posiziona un piccolo punto di sutura e si comprime l’area trattata con un bendaggio.

Dopo l’intervento
Il dolore dopo l’intervento è lieve e ben controllato da blandi antidolorifici. Il bendaggio compressivo viene rimosso 5-7 giorni dopo a seconda dell’entità dell’intervento. Alle volte sono presenti gonfiore ed ecchimosi che si risolvono spontaneamente nel giro di 7-10 giorni. La rimozione dei punti di sutura si effettua dopo 7 giorni. La ripresa delle attività quotidiane può avvenire dopo 2 o 3 giorni, quelle professionali dopo 7 giorni, quelle sportive dopo 15 giorni. Il sole è da evitare almeno per il primo mese.

Risultati
Appena si rimuove il bendaggio il risultato è già visibile anche se l’area trattata appare un po’ gonfia; nei giorni successivi il gonfiore si riduce ed il risultato estetico può considerarsi definitivo dopo un mese. Se non si ha sott’occhio un confronto fotografico preoperatorio può riuscire difficile immaginare quanto possa cambiare un volto privo dell’inestetico; l’asportazione della massa adiposa in esubero rende più affilati i contorni del viso e più slanciato il collo. Sul piano psicologico, il paziente, se l’intervento ha soddisfatto appieno i suoi desideri, ritrova subito un nuovo equilibrio ed una maggiore fiducia in sé stesso.

LIPOFILLING VISO

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FOTOGALLERY LIPOFILLING VISO

Definizione
La procedura chirurgica di lipofilling è una sorta di intervento opposto alla liposuzione.
Con il lipofilling, parte delle cellule adipose, prelevate in un distretto corporeo del paziente (tecnica di impianto autologo), vengono reimpiantate, tramite infiltrazione, in una zona che necessita di un certo riempimento. Lo scopo del lipofilling è di donare turgore, rotondità e curve armoniche laddove comunemente si possono creare degli inestetici punti di “vuoto” e solchi. A livello del volto aumenta la prominenza della regione zigomatica, riempie le guance svuotate dal tempo o da dimagrimenti, corregge la regione naso-labiale ed aumenta le labbra.

L’intervento e l’anestesia
Se effettuato come unica procedura, può essere effettuato in regime ambulatoriale o di day-hospital. L’intervento da solo viene prevalentemente effettuato in anestesia locale con sedazione e consiste nel prelievo di tessuto adiposo dalla regione addominale o da altra sede in modo atraumatico con piccole cannule collegate a siringhe; quindi il grasso prelevato viene purificato e successivamente impiantato nella regione da trattare. Il lipofilling tradizionale comportava importanti riassorbimenti con risultati insoddisfacenti anche nei casi più favorevoli; sulla base di importanti esperienze di chirurghi americani sono state apportate significative modifiche sia nella purificazione del grasso prelevato sia nella modalità di iniezione dello stesso nella sede ricevente con risultati molto più interessanti ed attualmente il lipofilling, se applicato in maniera corretta, consente miglioramenti molto significativi e naturali.

Il postoperatorio
E' necessaria un'antibioticoterapia, mentre il dolore è controllato da analgesici per via orale. E' generalmente presente un certo edema della regione trattata associato ad ecchimosi per alcuni giorni; l'edema e l'ecchimosi possono essere molto più pronunciati in caso di iniezioni significative e durare anche una diecina di giorni. Di questi aspetti è necessario discutere con la paziente prima dell'intervento soprattutto quando la procedura viene realizzata a livello del volto. In ogni caso il risultato definitivo può essere valutato non prima di un mese anche nei casi più leggeri; può presentarsi infatti un certo riassorbimento che necessita di ripetere la procedura a distanza di alcuni mesi. E' bene evitare l'esposizione al sole per circa un mese ed attendere il parere del chirurgo prima di farlo.

Risultati
Trattandosi di materiale autologo non genera né allergie né rigetti ed è permanente. Oltre all'ipocorrezione è possibile osservare, seppure raramente, delle ipercorrezioni o delle leggere asimmetrie che difficilmente richiedono un intervento secondario. In ogni caso è necessario conoscere i rischi senza tuttavia sopravalutarli, avendo coscienza che qualsiasi intervento chirurgico può comportare alcuni inconvenienti. Un chirurgo plastico competente ed esperto è in grado di ridurre al minimo i rischi e le complicanze e di gestire al meglio gli eventuali problemi. Sul piano psicologico, il paziente, se l’intervento ha soddisfatto appieno i suoi desideri, ritrova subito un nuovo equilibrio ed una maggiore fiducia in sé stesso.

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